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Cristiano Lovatelli Ravarino

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Ricordo di Giorgio Soavi …i geni dell’arte lo consideravano uno di loro. Salvò la mia collezione di disegni e pastelli ad olio di Francis Bacon.

  • 30 Gennaio 2022
  • by
  • Cristiano2017

Gli angeli custodi esistono io ne ho conosciuti alcuni e il più imprevedibile e simpatico si chiamava Giorgio Soavi. Eravamo a fine anni novanta ed io ero sull’orlo dell’annientamento… mi ero divorziato da non molto e mi ero messo con una graziosa ragazza di buona famiglia che scopersi essere una ninfomane che invitava i  bigliettai del treno a verificare il pagamento e non solo quello dentro la toilette dei treni. Francis Bacon mi aveva lasciato da non moltissimo- nel senso he was gone – io m’ero messo accanto una signorina dall’aspetto botticelliano che però al posto del pube aveva una  articolata latrina il Dipartimento di Stato mi aveva sospeso dal collaborare (motivi troppo complicati qui da spiegare ) i giornali mi avevano rotto il cazzo perchè pagavano un cazzo i miei scoop…. io non sono mai stato capace di far carriera…per la prima  volta in vita mia avevo iniziato a usare l’alcool non come un cibo ma come una medicina demente  o una droga per timidi e  me n’ ero andato d’estate  a Cortina d’ Ampezzo con la  psicologia del malato terminale o del suicida vigliacco,nel senso ma chi mai avrà mai il coraggio ma forse buttarsi dalle Tofane non è poi cosi brutto. Ero coerente , mi addormentavo tracannando gin tonic e mi svegliavo sostituendo sempre il gin tonic al caffe…..la schiera dei Cherubini volle che quella settimana andassi  a iniziare la mia inquietante terapia al Caffè Royal vicino alla storica libreria Ghedina misi subito a fuoco seduti vicini all’interno l’Almerina Buzzati assieme a Giorgio. Dopo tre o quattro torcibudella già ubriaco uscendo mi rivolgo  alla Almerina in questo modo insensato : ” Cara Buzzati suo marito per me è stato il modello perfetto di scrittore giornalista ma lei da ragazzino era ancora più importante…mi chiudevo nel bagno guardando le sue foto…” ” Ma grazie !! ” -mi rispose l Almerina mentre uno sciame di pianeti di compiaciuta sorpresa le esplodevano negli occhi…”Ah e lei è Giorgio Soavi…”annotai distrattamente con molto minor interesse. “Se lei è un pittore non sono Giorgio Soavi -rispose folgorante –  Se lei è un essere normale.. forse. ” “Non sono un pittore ma ero molto amico del pittore Francis Bacon..sono qui per presentare un libro sui disegni che mi ha regalato e altro..” replicai accomiatandomi…ma non avevo fatto cinque metri che Soavi mi si materializzò  di fronte come un fulmine ” Ma lei…è pazzo ?? – mi gridò contro tra l’incredulo e lo sbigottito – Lei parla di possedere i disegni del più grande pittore del secolo di cui scarsamente si sapeva l’esistenza…così???” Mi invitò immediatamente nella sua stupenda villa dalle parti dell Hotel Corona e dopo averli studiati per almeno mezzora in assoluto silenzio e terreo in viso se ne uscì con un altra delle sue frasi incredibili : ” Mi scusi giovanotto : lei ha un martello ??” ” Chee ? perchè ?” seppi solo balbettare…” Per darglielo in testa e rubarle i disegni…non avrò mai i soldi per comprarglieli tutti !” 

Monte Marcello
The great art writer Giorgio Soavi in a press conference in MI about my drawings

Di colpo nella notte squallida della diffidenza o incredulità del mondo rispetto questo inaudito  lascito anche perchè allora non aveva ancora recuperato numerose prove documentali a favore dello stesso andandole a cercare in Inghilterra (ma anche in Sicilia per esempio ) la luce siderale di un angelo custode si posò sulle stesse nella figura di Giorgio : intaccò i suoi risparmi per comprarmene ,scrisse articoli  in loro favore ,libri addirittura,fece conferenze convertì alla loro causa tutti coloro che incontrava persino monumenti giornalistici distanti dall’arte, Indro Montanelli compreso , di cui in modo impareggiabile mi descrisse gli occhi azzurri sgranati dallo stupore e dalla curiosità quando lo portò a Cortina da Beppe Sello a mangiare e si fece raccontare dalla proprietaria la mitica Elisa Menardi quando io e Francis Bacon anni prima ubriachi fradici distruggemmo il locale ( e lei fu talmente meravigliosa  invece di denunciarci da “sentirsene onorata ” e comprarmi un disegnetto piccolo a dieci milioni che nei primi anni novanta erano soldi….)

Poco prima della fine. Con il poliedrico creativo Gianfranco Farioli e la sessuologa Karin de Vit
Giorgio Soavi a Monte Marcello

Giorgio era bellissimo e lo era anche a settantanni inoltrati…ma era piccolo e questo lo aiutò perchè era abbastanza stupendo da fascinare le mogli dei grandi artisti ma non così aitante o perfetto da spaventare i maestri….Balthus Giacometti Sutherland non lo consideravano un bravo critico d’arte lo consideravano uno di loro e i suoi libri su di loro parte della loro stessa vita al punto che gli regalarono straordinari ritratti…quello di Giacometti è uno dei pochissimi dove sia netta la somiglianza (spesso i visi in Giacometti sono degli archetipi ) ….certo fu scioccante quando dopo la sua morte  i suoi familiari -che egli protesse tutta la vita -se lo svendettero a poche centinaia di migliaia di  euro  quando in due mesi -come conferma il mio eccellente art dealer svizzero lars Malmberg – “chiunque di noi avrebbe potuto venderlo a cento volte tanto..”…Cose queste comunque ,l’ammirazione dei geni dell’ arte nei suoi confronti, incomprensibili a grigi contabili dell’informazione come l’ex critico d’arte del Corriere della Sera  Sebastiano Grasso che alla sua morte gli dedicò un coccodrillo che definire infame è poco. 

L’ultimo vero Casanova
Giacometti portrait of Giorgio Soavi

Giorgio nella sua vita concesse innumerevoli interviste ma questo mio video credo sia un unicum nel ritrarlo nell’intimità della sua giornata nella sua adorata Monte  Marcello in Liguria una delle sue tante scoperte e che molti  considerano più bella di Portofino.Ne aveva anzi due una l’aveva regalata a una delle sue innumerevoli fidanzate l’allora moglie di Rolly Marchi il quale a tutti con eleganza latrava : “Non capisco perchè mia moglie mi metta le corna  con un simile nanetto di merda ..” Bè Giorgio non era uno e novanta come lui ma a differenza di lui oltre ad averle regalato  dozzine di Sutherlands le aveva regalato non solo questa villa da sogno ma ricompratala da lei stessa quando la dinamica signora voleva cederla a una schiamazzante famiglia siciliana….santo nel Paradiso della signorilità.

Giorgio Soavi under his Sutherland’s portrait with a drawing of Francis Bacon
Giorgio soavi and his Sutherland’s portrait

Il vero Paradiso non esiste e ce ne dispiace ma se mai esistesse la Madonna sono certo che Giorgio timido ma inarginabile l’avrebbe persuasa di quanto sia noiosa la divinità e l’avrebbe convinta a una cenetta romantica a due in quel di Montecarlo…o nella loro Galassia preferita.

cristiano lovatelli ravarino 

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